Evitamento dell'intimità
L’intimità è un legame d’ affetto fatto di attenzioni reciproche, responsabilità, fiducia, comunicazione aperta dei sentimenti e delle sensazioni e dello scambio non difensivo quando accade o all’ uno o all’ altro qualcosa di emotivamente significativo. Le persone a cui l’ intimità e la vicinanza provocano ansia o sensi di colpa si comportano come quelle che tendono ad evitare il successo, cioè rimangono sempre in una zona media di comfort, come se fossero impediti a procedere da una forza invisibile, in cui un elemento è la paura della vicinanza emotiva. La paura dell’ intimità agisce in modo molto distruttivo in un rapporto. Se uno dei due desidera questa vicinanza, farà degli sforzi per raggiungerla cercando di scambiare emozioni, condividere sensazioni, di passare del tempo insieme, mentre se l’altro ha paura dell’intimità cercherà sempre di fuggire. C’è sempre uno che prova e l’ altro che resiste. A questo punto il primo si sente rifiutato, finché ci rinuncia, si arrabbia, si deprime o ha un’altra storia. L’altro invece si sente invaso, confuso, sottoposto a pressioni “ma cosa vuole da me? È un pozzo senza fondo…” e si ritrae ulteriormente, irritandosi con il partner. Evitare l’ intimità può essere un progetto per entrambi i coniugi fin dall’inizio del rapporto, oppure è un atteggiamento che si può presentare nel tempo per evitare le difficoltà e le frustrazioni per l’incapacità a condividere sensazioni personali intime e problemi. Con il passare del tempo si sviluppa una sorta di cecità relazionale ed il distacco emotivo, terreno fertile per la ricerca di nuove avventure.
Evitamento dei conflitti e creazione dei segreti
In queste coppie la stabilità è mantenuta “non vedendo e non sapendo”. La pace e la stabilità apparenti lasciano una relazione di fiducia e serenità senza una reale base solida. Nessuno dei due è realmente consapevole delle estensioni nascoste che l’ altro può avere dietro di sé. Gli aspetti conflittuali sono tenuti nascosti o risolti fuori dal matrimonio. Il rapporto è mantenuto rigidamente stabile, diventando un “rapporto come se”(..andasse tutto bene). In questo caso avere un amante è un modo per sfidare o dare una sferzata ad un rapporto matrimoniale rigido.
Conflitti aperti e irrisolti
L’incapacità ad impegnarsi in interazioni efficaci e creative per risolvere i problemi all’interno del rapporto lascia insoddisfatte molte necessità personali e relazionali, portando ad una sempre maggiore frustrazione e amarezza e ad un bisogno di ricercare soluzioni esterne al rapporto stesso.
Rapporti sessuali insoddisfacenti o assenti
I problemi sessuali più frequenti sono: mancanza di passione, desiderio e attrazione, una disfunzione sessuale (ad es. impotenza, eiaculazione precoce ecc.), uso cronico del sesso come strategia di potere, difficoltà ad esprimere fisicamente il proprio amore e affetto.
Insoddisfazione verso l’equilibrio di potere nel rapporto coniugale
Molte coppie arrivano ad uno stato di blocco nella capacità di soddisfare le proprie necessità, simile allo scacco matto nel gioco degli scacchi: “né con te, né senza di te”. In questa situazione ciascun coniuge si sente incapace di fare il primo passo o non capisce se poterlo fare, non sa in quale direzione e quando farlo. Hanno paura di perdere il proprio potere personale verso l’ altro o di soffrire ancora. Avere un amante può essere necessario ad uno dei due coniugi, in questo caso, per arrivare ad avere un equilibrio di potere rispetto all’ altro.